Malattie infiammatorie, progetto Ue su diagnosi e cure su misura
Univ. Cattolica, da stili vita a dieta e dispositivi digitali
Malattie infiammatorie croniche come artrite reumatoide e morbo di Crohn: al via un progetto europeo per scoprire i fattori che accelerano il peggioramento del quadro clinico dei pazienti, i fattori di rischio che possono favorire la comparsa delle malattie e le 'tattiche' per prevenirle. Il progetto "PerPrev-CID" (Personalised Disease Prediction and Prevention in Chronic Inflammatory Disorders) coinvolgerà anche l'Università Cattolica di Piacenza. Guidato da Guendalina Graffigna, che dirige il centro di ricerca EngageMinds Hub, il team italiano si concentrerà sulla valutazione clinica dei pazienti per cercare correlazioni tra i livelli di aderenza a terapie e ai corretti stili di vita e il decorso della malattia; inoltre gli esperti studieranno la qualità di vita percepita dei pazienti e contemporaneamente una serie di parametri clinici e biologici indicativi della progressione della malattia e/o dell'efficacia delle cure. EngageMinds Hub punta anche a scoprire quali sono i fattori ambientali modificabili che possono aumentare il rischio di sviluppare una malattia infiammatoria, per esempio lo stress, e altri parametri psicologici. L'artrite reumatoide (AR) e le malattie infiammatorie intestinali (IBD) sono due malattie infiammatorie croniche (CIDs) comuni che esercitano una pressione significativa sui sistemi sanitari europei. Si prevede che interesseranno oltre il 10% della popolazione europea entro il 2030. Il progetto mira a sviluppare strumenti efficaci di previsione del rischio e interventi preventivi per queste patologie esplorando nuovi standard per la diagnosi molecolare precoce, comprese tecnologie digitali, dispositivi indossabili e app. Coordinato dal Policlinico Universitario Schleswig-Holstein (UKSH) e dall'Università di Kiel, il progetto riunisce partner provenienti da nove paesi e riceverà un finanziamento complessivo di 11 milioni di euro. Il network svilupperà anche biomarcatori innovativi per un campionamento fai-da-te a casa di campioni di sangue e feci. Inoltre, valuterà l'efficacia di un intervento nutrizionale per prevenire riacutizzazioni e progressione delle malattie. "Grazie a questi sforzi e a un forte focus sul coinvolgimento dei pazienti, il progetto contribuirà all'avanzamento della ricerca", afferma Graffigna. "Inoltre, PerPrev-CID fornirà ai clinici strumenti avanzati e una vasta mole di dati molecolari, sulla dieta e gli stili di vita, consentendo cure personalizzate".
H.Takahashi--JT