Giorgia, apprezzo vibrazioni positive, ho vissuto le negative
"Due anni fa a Sanremo non andò bene, ma ritrovai la scintilla"
"Non era previsto andare a Sanremo. Ma quando è venuta fuori La cura per me abbiamo capito che avevamo tra le mani una canzone importante, di quelle che vorrei rimanessero. E a pensarci c'è una certa poesia a tornare in gara a 30 anni esatti da Come saprei. Poesia, ma anche ansia". Dopo un anno di successi e soddisfazioni tra tv e musica, Giorgia è pronta a tornare sul palco dell'Ariston. E a conquistare tutti. Dopo l'ascolto riservato agli addetti ai lavori, le sue quotazioni sono volate alle stelle. "Apprezzo la vibrazione positiva, perché in passato ho sentito quella negativa. Però, lo sappiamo - mette avanti le mani -, il pronostico non ci azzecca mai. E Sanremo lo devono vincere i ragazzi, dai non scherziamo, deve vincere un pischello o una pischella - se la ride -. Trenta anni fa io vinsi con Fiorello e Morandi in gara, ancora chiedo loro scusa". Il suo obiettivo, spiega la cantante romana che a 53 anni non smette di mettersi in gioco, "è riuscire a fare quello che devo fare e farlo bene. La mia vittoria è far bene la canzone". L'ultima volta in gara era andata due anni fa, ma - per sua stessa ammissione - non andò molto bene. "Non volevo neanche tanto andare. Per me fu un Sanremo interiore, la prima cosa ufficiale dopo il Covid, dopo essermi molto chiusa. Devo dire grazie a quella esperienza anche se non fu un successo perché ho ritrovato, lì dove tutto era iniziato, la scintilla che credevo di avere perso. I momenti bui ti aiutano più di quelli di luce. Se non fossi andata, sarei ancora chiusa a casa". Invece ora ha trovato anche nuovi spazi in tv. E magari dopo X Factor, potrebbe arrivare proprio il festival. "Per ora non me l'hanno chiesto e non capisco perché - scherza -. Certo i prossimi anni mi sa che sono già belli pieni, però se se sbrigano...", lancia lì con il accento romano.
S.Fujimoto--JT