Karla Sofia Gascon, 'io vittima della cancel culture'
L'attrice commenta l'esclusione dalla promozione di Emilia Perez
Dopo la decisione di Netiflix di escluderla dalle campagne promozionali negli Usa del musical di Jaques Audiard, 'Emilia Perez', pluricandidato agli Oscar, Karla Sofia Gascon, l'interprete del narcotrafficante trans, candidata nella cinquina fra le migliori attrici protagoniste, assicura di non avere "nulla da nascondere" e di essere vittima della "cancel culture". In un messaggio pubblicato sul suo account di Instagram l'attrice spagnola, al centro negli ultimi giorni delle polemiche su vecchi tweet dal sapore razzista e islamofobo, emersi mentre stanno per cominciare le votazioni finali degli Oscar, replica così alla decisione di escluderla dalle promozioni nella settimana chiave per la decisione degli accademici di Hollywood, che dovranno emettere il proprio verdetto entro il 18 febbraio. La prima attrice trans ad essere candidata alle statuette, assicura di aver vissuto "una montagna russa di emozioni". "Sono stata trasparente perché non ho nulla da nascondere. Tempo fa mi sono sentita persa nella mia transizione, cercando approvazione negli sguardi altrui. Ma oggi, finalmente so chi sono. Cerco solo la libertà di esistere senza paura, di creare arte senza barriere e di continuare ad andare avanti con la mia vita", aggiunge. Tuttavia ci sono quanti vogliono farle ostracismo e "applicare la cancel culture", la cultura della cancellazione, per boicottarla. "Chiedo agli esperti di Hollywood, ai giornalisti che mi conoscono e che hanno seguito il mio percorso, come andare avanti?", conclude Sofia Karla Gascon nel messaggio diretto a vari media internazionali.
M.Sugiyama--JT